Un’attraente serratura spagnola

Questo intrigante oggetto in ferro appartiene alla tipologia delle cosiddette serrature à moraillon, destinate a regolare la chiusura di casse e cassoni e abbastanza diffuse in epoca gotica e tardogotica, soprattutto in area francese e spagnola.
Di forma tipicamente quadrangolare e caratterizzata da una calda patina bruna, l’esemplare in esame presenta un impianto decorativo piuttosto raro e inusuale.

La parte superiore è contraddistinta da tre elementi verticali, sbalzati e incisi, a simulazione di tre tronchi nodosi percorsi da fasce elicoidali: il primo e il terzo di questi elementi costituiscono le graffe di ancoraggio della serratura alla cassa mentre il secondo, basculante, funge da copritoppa; fra il primo e il secondo elemento spunta un piccolo drago alato dalla coda annodata, scolpito a tutto tondo, che ha la funzione di ornare il sottostante moraillon e anche di consentirne la presa nel momento dell’apertura della cassa.

La parte inferiore è costituita da una fascia, decorata con due mascheroni scolpiti, separati da una piastra rettangolare traforata a orbe-voie. Questo tipo di ornato consiste nella sovrapposizione di più piastre traforate, ognuna secondo un diverso disegno ottenendo un effetto prezioso che imita un’oreficeria.

In Spagna, la lavorazione del ferro aveva raggiunto importanti livelli, già all’inizio del Medioevo, a seguito della presenza araba, che aveva introdotto nuove e sofisticate tecniche, e dall’estetica islamica i fabbri spagnoli trassero soprattutto il gusto per la lavorazione minuta e ricercata del metallo.

Cassa con serratura a ‘moraillon’, Spagna, 1500 circa. Madrid, Museo Archeologico Nazionale

Parallelamente, il tema iconografico del drago che anima questa ricca serratura è onnipresente nel mondo Cristiano: impiegato almeno dall’epoca romanica nel contesto di una concezione vitalistica dell’ornamentazione, è indubbiamente fra i protagonisti della drôlerie gotica. Inoltre, è un elemento ricorrente nel lessico decorativo tipico di serrature e battenti: tutti elementi che, non a caso, decorano – spesso in funzione apotropaica- i luoghi di passaggio, così come le teste e i mascheroni mostruosi.

Questo fecondo incrocio di culture è dunque all’origine di quell’ineguagliato estro spagnolo nell’arte del ferro, che durerà a lungo nel corso dei secoli di cui questa serratura è un significativo esempio. Un oggetto decisamente attraente, non solo per l’invenzione compositiva, ma anche perché vede l’applicazione simultanea di tutte le principali tecniche di lavorazione del metallo: sbalzo, traforo, incisione e lavorazione a tutto tondo.

SERRATURA DA CASSAPANCA
Ferro forgiato, sbalzato, scolpito e traforato
Spagna
1500 circa
Cm 20,5 x 22,5 h

Riferimenti: Henri René d’Allemagne, Decorative Antique Ironwork, Dover Publ., 1968, pl. 39; Catherine Vaudour, Clefs et Serrures, des origines au commencement de la Renaissance, Catalogue du Musée Le Secq des Tournelles, Fascicule II, Rouen Offset Fernandez, Rouen 1980, pp. 72 – 75.

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