SERRATURE – Una Collezione di Capolavori
Con il volume LOCKS- SERRATURE Alessandro e Fiorenzo Cesati inaugurano nel 2007 una serie di pubblicazioni intese a documentare in modo significativo la loro originaria predilezione per il ferro: una vera e propria attrazione “magnetica” per questo metallo, capace di suscitare nelle sue varie manifestazioni emozioni sempre nuove e diverse.
Fondendo l’approccio storico e scientifico con la modernità di una presentazione che mira ad esaltare le qualità artistiche dei manufatti, il volume pone essenzialmente in luce l’eleganza e la spettacolarità di un selezionato numero di serrature, lucchetti e forzieri, in una ideale proiezione fuori dal tempo e dallo spazio.
“Gli oggetti che si ricavano dal ferro non hanno nulla a che vedere con la natura ma rivaleggiano con questa per bellezza, ingegnosità e solidità.
Nessuno lavoro simbolizza meglio il trionfo dell’uomo sul mondo. Dominare il ferro richiede soprattutto l’impiego di una certa forza unitamente ad una consumata esperienza, sicuro colpo d’occhio, mano ferma, una fiducia che sfida l’esitazione, in sintesi sicurezza esecutiva.
Non sorprende quindi che l’arte della forgia, per queste sue peculiari qualità, abbia suscitato l’interesse dei principi. E’ nota in Francia, l’infatuazione di Luigi XVI° che fa installare a Versailles, nei piccoli appartamenti intorno alla Corte dei Cervi, una forgia e un laboratorio di serrurerie. Nel 1781, per la nascita del Delfino, i serruriers di Parigi regalano al Re “una serratura così ingegnosa che non appena aperta, ne spuntava fuori un bambino“.
Dal canto loro i serruriers parigini, forti di un’organizzazione corporativa attiva perlomeno dal 1393, ottengono, all’uscita della Fronda, il 12 ottobre 1650, che la loro arte venga riconosciuta come Quarta Arte Liberale, accanto alla Pittura, alla Scultura ed alla Musica.
Nel momento in cui la fusione e la forgia sono prese a modello delle più grandi attività umane, il mestiere del serrurier al quale si rivolge l’arte del ferro, appare uno dei più completi.
Le serrature sono in realtà creazioni di prima necessità data la loro funzione protettrice. Esse riguardano ogni genere di chiusura: porte di città, di case, di credenze, di armadi, di casse, di casseforti, di cofanetti, cartelle, borse. Dalla fine del Medioevo esse si mostrano ornate artisticamente oltre che utili.
Inoltre custodiscono talora dei segreti che esercitano un fascino particolare. La regina Isabella di Baviera non è forse colei che ordina nel 1418 al serrurier Berthelot di Lovanio di applicare alle stanze delle sue damigelle due serrature regolate da cinque diverse chiavi? E Guillemin Sanguin, prefetto dei mercanti parigini fra il 1430 ed il 1432, vive in un palais, in rue de la Bourdonnais, ”dove ci sono tante serrature quante i giorni dell’anno”.
Più tardi Francesco I° e Enrico II° moltiplicano i comandi delle serrature: a Fontainebleau grazie all’opera di Antoine Moriseau, ad Anet o Chenonceaux grazie a quella di Antoine Rousseau: quest’ultimo apporrà: ”tre grandi serrature a catenaccio scorrevole e due mandate” sulla porta di Diana di Poitiers e dovrà cambiare gli ingranaggi di tutte le serrature del Castello in modo che ciascuna abbia una sua specifica chiave ma che la chiave in possesso del Sovrano “le apra tutte“ (passe par toutes).
Nel contempo il Re d’Inghilterra, faceva applicare ogni sera le sue serrature personali sulle porte degli appartamenti che occupava.
Il serrurier si rivela quindi nel contempo meccanico ed orafo. Egli potrebbe far proprie le parole di Jean Lamour, autore delle grate della piazza Stanislao a Nancy, quando dice: “La serrurerie orna l’utile. Essa ha delle parti piene di grazia, di delicatezza, di maestà. Essa è passibile di ogni forma. Essa ha , quando vuole, l’energia della pittura e della scultura, la arditezza dell’architettura e sempre la solidità. Tutto quanto esce dalle sue mani diventa monumento”.
Estratto del saggio introduttivo al volume di Marie Pessiot, Conservatrice del Museo Le Secq des Tournelles di Rouen.
SERRATURE – Una Collezione di Capolavori
Cesati&Cesati, Milano 2007
Edizione limitata di 1000 copie
Cm 25 x 31 – 96 pagine a quattro colori – rilegato con sovracoperta
Testo bilingue italiano/inglese
ISBN 978-88-902762-0-0
Saggio a cura di Marie Pessiot, Conservatrice del Museo Le Secq des Tournelles di Rouen
Art direction FG Confalonieri
Fotografie di Roberto Bigano
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