ADORAZIONI & ADORAZIONI

Come già annunciato, dopo il grande plauso riscosso nello scorso mese di Dicembre, la mostra ADORAZIONI – Piccoli teatri di devozione privata,  promossa e organizzata dalla Galleria Cesati, viene prolungata e sarà ancora visitabile nella sede milanese della Galleria, lungo tutto il mese di gennaio.

Contemporaneamente, sempre lungo gennaio, la città offre l’occasione assolutamente unica  di ammirare presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano due altre straordinarie Adorazioni : la bellissima Adorazione dei Magi dipinta da Sandro Botticelli,  proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, ed un magnifico Altare ligneo dei Magi, capolavoro assoluto di scultura fiamminga, proveniente dalla Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano.

 

Retablo dei Magi, restauro, legno di quercia, 1510 circa, Museo Diocesano

 

Se il dipinto realizzato dal pittore simbolo del Rinascimento italiano intorno al 1475 per una delle cappelle della Chiesa di Santa Maria Novella di Firenze, ė un’opera ben nota e celebrata, di cui quasi tutto si conosce, sul monumentale Retable in legno di quercia non possiamo dire lo stesso circa la paternità, a lungo rimasta incerta e confusa. Solo di recente, anche a seguito di un importante e lungo restauro, quest’opera è stata definitivamente identificata come capolavoro del celebre artista fiammingo Jan II Borman (1460 ca.-1520 ca.).

Ed é davvero una scultura eccezionale poiché – oltre ad essere uno dei rarissimi esempi del genere conservati in Italia, rimasto per più di cinque secoli nella sua collocazione originaria –  viene considerato l’unico esemplare al mondo della celebre bottega ad aver conservato la policromia e l’apparato decorativo originale.

L’opera si articola intorno ad un’unica grande scena dedicata all’Epifania con numerose figure sono scolpite a tutto tondo, di profilo, di tre quarti e di spalle, poi finemente dipinte e dorate. Ben nove se non undici Magi – numero davvero insolito rispetto al classico tre – dominano il primo piano ai lati della Sacra Famiglia, secondo pose, costumi e attributi differenti in cui spicca il naturalismo delle fisionomie e l’eleganza dei dettagli; in secondo piano vengono invece raffigurati personaggi aneddotici  e vicende tratte dalle Sacre Scritture, come gli astronomi che scrutano il cielo e l’episodio di Salomè che incontra una vecchia.

 

Retablo dei Magi (dettagli), restauro, legno di quercia, 1510 circa Museo Diocesano

 

Parallelamente all’altissima qualità artistica, ciò che sorprende e affascina è altresì la storia della sua presenza a Milano, città in cui il Retable giunse per volontà di  Protrasio Bonsignori da Busto, ricco mercante di vetro e metalli, il quale a seguito di un viaggio ad Anversa nel 1510 acquistò – o commissionò – l’opera con l’idea di collocarla all’interno della propria cappella, edificata nello stesso anno nell’oratorio del complesso della Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano.

Prima di far ritorno alla Basilica milanese, questo incredibile manufatto artistico è ora esposto per la prima volta al pubblico in Italia  presso il Museo Diocesano di Milano, dopo il lungo e importante restauro (2022-2023), condotto all’Institut Royal du Patrimoine Artistique (IRPA) di Bruxelles, grazie al sostegno della Fondation Roi Baudouin, della Fondation Périer-d’Ieteren e di Intesa Sanpaolo, i quali hanno consentito all’opera di riacquistare il suo aspetto originario.

Gli esperti restauratori belgi sono intervenuti su diversi precedenti restauri sette-ottocenteschi, che avevano completamente ricoperto l’opera di una spessa vernice bruna e di una ridoratura a foglia d’oro; rimuovendo queste componenti si è potuto restituire vita all’opera, recuperando la raffinata policromia, la doratura e tutte le sofisticate tecniche decorative originariamente impiegate nella sua creazione come i broccati e i ricami scolpiti  in rilievo, le punzonature e persino le piccole applicazioni di elementi metallici dorati o rarissime perle in resina e cera.

 

G. Rosselli, Adorazione dei pastori (dettaglio), cere policrome e materiali diversi, 1700 circa | G. Ticciati, Adorazione dei pastori (dettaglio), terracotta, 1720

 

Se le due scintillanti Adorazioni  esposte al Museo Diocesano sono perle rare dell’arte rinascimentale, quelle  riunite dalla Galleria Cesati, pur includendo alcune opere del ‘500, sono principalmente sculture realizzate in materiali diversi e risalenti  all’età tardo barocche: opere tutte accomunate dal fatto di essere nate per la devozione privata di nobili personaggi che le hanno commissionate, mossi dal profondo desiderio di poter rivivere anche nelle proprie importanti dimore quel pathos e quella teatralità intimamente connessi al tema dell’Adorazione.

 

Cofanetto devozionale con scene della vita di Gesù (dettaglio), legno, terracotta, carta e materiali diversi, prima metà XVIII secolo

 

IL RETABLO DEI MAGI
dalla Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini, piazza Sant’Eustorgio 3 – MM4 Vetra

Fino  2 febbraio 2025

Martedi – Domenica

10 – 18

 

ADORAZIONI – Piccoli teatri di devozione privata

Milano Via San Giovanni sul Muro 3, Milano –  MM1 Cairoli

Fino al 1 febbraio 2025

Martedì – Sabato

10 – 13 e su appuntamento

 

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