Navigation
Un raffinato Versatoio veneziano in ottone

Un raffinato Versatoio veneziano in ottone

Riccamente decorato su tutta la superficie esterna, questo elegante versatoio è un significativo esempio della tecnica dell’incisione su ottone, documentata a Venezia a partire dal XV secolo. La forma della brocca – diffusa nel mondo occidentale nel corso del XVI secolo e ben nota attraverso diversi esempi in argento, ottone, maiolica e vetro – è caratterizzata da un corpo ovoidale su di un piede circolare con una nervatura centrale sporgente, un collo con una sottile nervatura che si apre in una bocca sagomata a trilobo ed un elegante manico a forma di ‘S’ che in questo caso è modanato con un nodo centrale e termina in basso con un sorta di bocciolo (o melograno?).

refined-brass-ewer-top

Gli stilemi decorativi che ricoprono l’intera superficie del versatoio sono chiaramente derivati dalla tradizione islamica con una combinazione di nodi, volute arabescate, intrecci geometrici e palmette: uno schema del tutto coerente con altri manufatti in ottone realizzati in quegli anni da artigiani locali abituati a combinare forme europee con ornamentazioni arabe.
Il solo elemento non islamico è il doppio scudo (coronato da due elmi simmetrici) inciso al centro del corpo della brocca, con gli stemmi di due famiglie nobili veneziane – gli Azzoni Avogadro e i Brandolini – ad indicare che questo versatoio venne probabilmente realizzato in occasione di un matrimonio tra due membri delle nobili casate sopracitate.

VERSATOIO, ottone inciso, Venezia, 1540 – 50 circa, Azzoni Avogadro, Brandolini armi arte, antiquariato, ottone, incisione, Venezia, versatoio, brocca, islam, Azzoni Avogadro, Brandolini, matrimonio, regalo

Versatoi simili a questo sono conservati al Museo Correr di Venezia oltre che in molte altre istituzioni pubbliche e private, come ad esempio il Victoria and Albert Museum di Londra.

Bottega Veneziana
VERSATOIO
Ottone inciso
Venezia
Circa 1540 – 50
Cm 17 x 27h

Riferimenti: Eric Turner, An Introduction to Brass, Victoria & Albert Museum, 1982

Cookies Policy