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Una rara Cariatide medievale

Una rara Cariatide medievale

Questa particolarissima scultura appartiene ad un genere di scultura nota fin dall’antichità classica con il termine di Cariatide: una figura femminile che funge da sostegno di un elemento architettonico, reggendone il peso sulla propria testa.
Nell’opera qui presentata, la Cariatide è rappresentata dalla figura di un’anziana donna a torso nudo, inginocchiata e ripiegata, che spunta tra foglie d’acanto. La testa, avvolta in un turbante, s’incassata fra le spalle per il peso della mensola che sta sostenendo.

a-rare-medieval-cariatyd-sideLo sforzo è ulteriormente drammatizzato dalla smorfia di fatica, che l’anziana donna manifesta con la bocca serrata tutta sulla sinistra.
La scultura presenta una resa tonica dei volumi, ereditata dai telamoni romanici, ma i numerosi dettagli descritti con grande naturalismo -come il turbante plissettato che cinge il capo alla donna, i seni flaccidi, il ventre gonfio e le bellissime foglie di acanto, là dove il lavoro del trapano entra in profondità- suggeriscono una cronologia leggermente più avanzata.

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Nel passaggio dal Romanico al Gotico, in scultura compaiono moltissime rappresentazioni mostruose, sia nei vari grandi cantieri architettonici nordeuropei (Reims, Mainz e Bamberg ecc.) che nel Sud della penisola italiana (ad esempio Castel del Monte a Bari), grazie alla migrazione di scultori fra i cantieri cistercensi. Queste figure hanno spesso un valore simbolico, come dimostra anche la nostra Cariatide che documenta una rappresentazione allegorica di particolare rarità.
Nelle teorie medievali vi erano più tipi di nudità: quella naturalis di Adamo ed Eva; temporalis o mancanza di beni materiali; virtualis cioè la nudità della verità, quella criminalis, che è la mancanza di virtù. Quest’ultimo tipo, rappresentato in modo simile alla Lussuria, sembra essere quello più adeguato alla nostra scultura, per quanto si tratti di una tipologia estremamente rara.

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Bifora nella facciata della Cattedrale di Altamura

Originariamente collocata all’esterno di un’architettura, sotto un cornicione o presso una loggia, questa affascinante cariatide è così particolare da rendere alquanto difficile l’identificazione di esempi comparabili. Figure con pose simili e analoghi volti grotteschi si trovano soprattutto in Italia centrale e più esattamente fra Lucca e Firenze, ma vista la fine grana cristallina del marmo utilizzato – un altro elemento di particolare pregio dell’opera – non è da escludere l’ipotesi che l’autore di questa inusuale Cariatide sia stato uno scultore attivo in Italia meridionale.

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CARIATIDE
Marmo
Italia centro-meridionale
1250-60 circa
Marmo, cm 29 × 15 × 29

Scheda: Prof. Luca Mor
Braccio sinistro restaurato

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