Un raffinatissimo torchietto per sigilli

Questo elegante torchietto si distingue per l’altissima qualità di lavorazione del ferro con cui è stato realizzato.

Su di una piastra ovale con bordo modanato è fissato un telaio composto da un braccio ad arco, terminante con un elemento polilobato con vite verticale passante coronata da un cappuccio modanato, e due barrette quadrangolari di guida. La vite è regolata da una manovella consistente in una barra sagomata con foro quadrangolare centrale ed estremità a pomolo rocchettato. Il sigillo è modanato e inciso con un elegante monogramma. Il sigillo vero e proprio poteva essere impresso sulla ceralacca calda oppure direttamente sulla carta, ovvero ‘a secco’.

La storia del sigillo è così affascinante da aver generato nel corso dei secoli un notevole e diffuso interesse ed è in ancora oggi in grado di motivare alcuni dei più raffinati collezionisti. Il sigillo è stato usato fin dall’antichità, come segno di potere, per legittimare documenti, lettere o plichi, oppure per chiuderli e impedirne così la manomissione; in Italia questa pratica acquisisce particolare importanza già a partire dal Medioevo, ma è dal Rinascimento in poi che l’uso dei sigilli su carta diventa una pratica comune. Il fascino del sigillo deriva dal fatto che racchiude, in pochi centimetri, molti secoli di storia, di evoluzione giuridica e di mutamenti sociali.

I primi torchietti da sigillo, che affiancano gli antichi sigilli a pressione manuale, nascono verso la metà del Cinquecento e si diffondono maggiormente tra il Seicento e l’Ottocento, venendo impiegati nelle grandi cancellerie regali, nobiliari o ecclesiastiche, per gestire e certificare una significativa mole di documenti, spesso crescente nel tempo.

Torchietti come questo, dal disegno elegante e slanciato, potevano essere impiegati da alti funzionari aristocratici per suggellare documenti ufficiali e dispacci in modo rapido, comodo, ma anche silenzioso ed elegante, oltreché con una precisione e una regolarità maggiori rispetto all’impiego del sigillo manuale: si tratta di raffinati strumenti tipici di un’epoca illuminata che vede una decisa razionalizzazione degli archivi e lo sviluppo della pratica notarile così come la conosciamo oggi.

Il torchietto qui presentato si distingue per la sua notevole eleganza, ottenuta sia grazie all’alta qualità del ferro impiegato che attraverso un sofisticato lavoro di tornitura e sagomatura che si apprezza nei dettagli, come ad esempio la forma particolarissima delle guide, l’anello forato e polilobato, la vite dal passo molto fine e gli eleganti finali dell’impugnatura: tutti particolari tecnici, oltre che estetici, che concorrono nell’assicurare una discesa regolare della matrice, garantendo la perfetta leggibilità del sigillo apposto.

Due Torchietti da Sigilli, Francia XVIII secolo. Rouen, Musée Le Secq de Tournelles

Tra i rari esemplari noti che si possono avvicinare formalmente ed esteticamente a questo elegante torchietto vanno citati due strumenti molto simili conservati nel Museo Le Secq des Tournelles a Rouen e un altro già nella collezione Nessi.

TORCHIO PER SIGILLI
Ferro forgiato, scolpito e inciso
Cm 19 x 21 x 16
Italia
Seconda metà del XVIII secolo

Bibliografia: A. e F. Cesati, Tools, Milano 2013, cat. 26, pp. 79, 99;
Riferimenti: H.-R. D’Allemagne, Decorative Antique Ironwork, New York 1960 (ed. or 1924), p. 309, fig. G.; V. Fagone, Il momento artigiano, Milano 1976, p. 98; Objets civils domestiques. Vocabulaire, Paris, Imprimerie Nationale 1984, p. 525; Il sigillo nella storia, catalogo della mostra (Venezia, Museo Correr, 1985); AA.VV., Antichi strumenti e utensili della collezione Nessi, Milano 2004, p. 343, tav. 160.

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